eRecycling

Un lavoro pulito: ma come funziona esattamente l’eRecycling?

Con una serie di tre filmati puoi scoprire tutto sul processo di riciclaggio in più fasi degli apparecchi elettrici.

L’eRecycling, ossia il riciclaggio degli apparecchi elettrici ed elettronici, è qualcosa di geniale! Basta che porti il tuo frigorifero rotto, la tua macchina del caffè o la tua lampada a stelo al centro di raccolta e ciò che resta dopo il riciclaggio sono tante materie prime preziose come ferro, rame, alluminio o persino oro. E le sostanze nocive? Vengono smaltite in modo pulito!

Come è possibile? Quali sono i passaggi più importanti e quali procedure tecniche si utilizzano nell’eRecycling? Per spiegarti passo per passo il processo di riciclaggio in più fasi abbiamo realizzato una serie di tre filmati. Il nostro consiglio è di guardarli assolutamente!

Episodio 1: smaltire in modo corretto gli apparecchi elettrici

All’inizio del processo di riciclaggio dobbiamo fare, quindi, tutti la nostra parte, anche te. Infatti, come è logico che sia, se gli apparecchi elettrici non vengono smaltiti correttamente, non potranno neppure essere riciclati nel rispetto dell’ambiente. Per questo è importante che gli apparecchi difettosi, anche se molto piccoli, non vengano gettati tra i rifiuti domestici, bensì consegnati ai centri di ritiro previsti a tal scopo.

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Episodio 2: rimuovere in modo sicuro le sostanze nocive

Dopo che i rifiuti elettronici sono stati accettati nei punti di ritiro, sono stati selezionati e riposti nei contenitori corretti, da lì vengono inviati a un’azienda specializzata nel riciclaggio con sede in Svizzera.

Tale azienda è la prima a doversi occupare delle sostanze nocive eventualmente presenti negli apparecchi. In un primo passaggio, i componenti che contengono sostanze e materiali nocivi vengono smontati manualmente. Tuttavia, non tutte le sostanze nocive vengono rimosse manualmente. Ve ne sono anche alcune che vengono sottoposte a un processo di rimozione meccanizzato. A titolo di esempio, per i frigoriferi vengono impiegati impianti speciali che lavorano sottovuoto per estrarre l’HCFC eventualmente presente nel refrigerante.

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Episodio 3: riutilizzo di materiali

Una volta che agli apparecchi sono state tolte tutte le sostanze nocive, e questo in modo da non compromettere né l’uomo né l’ambiente, occorre recuperare le materie prime preziose, chiudendo nel miglior modo possibile il ciclo delle materie prime. Per recuperare i vari materiali riutilizzabili riducendo al minimo le perdite, si lavora con tecnologia di separazione all’avanguardia, avvalendosi di tecniche di smistamento e preparazione innovative ed efficienti.

Dopo che i rifiuti elettronici liberati dalle sostanze nocive sono stati sminuzzati meccanicamente in diverse fasi, durante il processo di separazione meccanica dei piccoli componenti vengono scomposti e impallinati dal frantumatore. La successiva selezione pone le basi per la separazione di metalli e materie plastiche. In questo modo si garantisce che le frazioni di metalli e di materie plastiche ritornino nel ciclo delle materie prime nella forma più pura possibile, dove potranno essere riutilizzate come materie prime secondarie per la fabbricazione di nuovi prodotti.

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