Riutilizzare e riciclare in modo efficiente i moduli FV:
ecco come potenziamo l’economia circolare all’interno dell’industria solare

Rendendo operativo un impianto fotovoltaico compi un’azione importante a favore del nostro ambiente e questo non solo per via del bilancio energetico positivo, ma anche dell’ottimo livello di riciclabilità degli impianti solari. I moduli FV al silicio cristallino, che attualmente vengono montati quasi esclusivamente in Svizzera, non contengono infatti sostanze nocive che, durante il riciclaggio, potrebbero rappresentare un rischio per le persone o la natura. Al contrario, un modulo FV contiene numerosi materiali riutilizzabili. Im Durchschnitt können 75 % eines Photovoltaik-Moduls rezykliert werden.

Dal downcycling a un riciclaggio efficiente

Nonostante la percentuale di riciclabilità superiore alla media, Auch Photovoltaik-Anlagen erfüllen die Anforderungen einer modernen Kreislaufwirtschaft noch nicht zu 100 %. Il ciclo di vita di un impianto FV, partendo dalla sua produzione, passando per la fase di utilizzo fino ad arrivare al relativo riciclaggio, risulta attualmente ancora lineare e non circolare, come invece dovrebbe essere nell’ambito di un’economia circolare perfetta. Ovvero, non è ancora possibile «chiudere» completamente il flusso di materiali all’interno dell’intera catena del valore alla base di un modulo FV. Infatti, non esiste un flusso circolare all’interno del quale i materiali transitino senza fermarsi e in cui vengano costantemente utilizzati ex novo.

Anche se il riciclaggio consente di riutilizzare molti materiali provenienti da impianti fotovoltaici usati, l’intero ciclo di vita continua ad essere lineare e non circolare.

Infatti, benché tre quarti di tutti i materiali di cui è composto un modulo FV risultino riciclabili, nel corso di tale processo non tutte le componenti conservano intatte le loro proprietà originarie. Nel linguaggio tecnico questo si chiama «downcycling». Ad esempio, il preziosissimo silicio viene riutilizzato per produrre isolamenti edilizi in lana di vetro. Una delle grandi sfide per il futuro sarà quella di riciclare il silicio mantenendo un livello di purezza così elevato da poterlo riutilizzare nella produzione di moduli FV.

Estensione della vita operativa grazie a un secondo utilizzo

Un ulteriore obiettivo, del tutto centrale, dell’economia circolare è quello di estendere il più possibile la durata di un prodotto. Per quanto paradossale, questo aspetto risulta ostacolato dalla durata già molto prolungata di un modulo FV. PV-Module verlieren ca. 0.5 % Leistung pro Jahr, also sehr wenig. e, dopo 20 anni, le loro prestazioni si attestano ancora al 90 % rispetto a quelle iniziali.

Questa durata, straordinariamente lunga, del prodotto si scontra con i rapidissimi progressi tecnici legati allo sviluppo di nuovi impianti FV. Questo comporta quindi che, solo raramente, gli attuali impianti FV vengano riparati e che, anzi, spesso vengano scartati ancor prima che questo risulti strettamente necessario. La durata media di un impianto FV è attualmente di 25 anni e, ricorrendo a misure mirate, nel caso di un consistente numero di impianti FV potrebbe essere estesa di 5, massimo 15 anni.

Gli esperti ritengono quindi che in circa la metà dei moduli FV che ogni anno vengono scartati le prestazioni ancora offerte risulterebbero sufficienti a garantire un loro riutilizzo come moduli di seconda mano. In particolare, l’impiego di tali moduli si rivelerebbe interessante in quei luoghi in cui l’energia del sole può essere sfruttata solo temporaneamente, ad esempio su autosili temporanei, baite o vecchi edifici che a breve verranno demoliti o, in alternativa, ogni volta in cui il denaro per l’acquisto di un nuovo impianto non risulti sufficiente.

Un pass digitale per incentivare il riutilizzo

Con l’obiettivo di continuare a potenziare l’economia circolare all’interno dell’industria solare e ridurre, in futuro, le quantità di rifiuti ricorrendo a un secondo utilizzo dei moduli FV, SENS eRecycling e Swissolar hanno deciso di associarsi alla Scuola universitaria professionale bernese e ad altri partner provenienti dall’industria svizzera del fotovoltaico. Insieme desideriamo infatti integrare l’esistente processo legato al ritiro, alla raccolta e al riciclaggio dei moduli FV ricorrendo a un’ulteriore procedura di test finalizzata al riutilizzo dei materiali.

Al centro di questo progetto si pone lo sviluppo di un pass digitale in cui vengano memorizzati tutti i dati relativi alla produzione, alle eventuali riparazioni e alle attuali prestazioni di un modulo FV. Sulla base di tali dati sarà quindi possibile decidere se riciclare, come da prassi, i moduli scartati o se dotarli di un’etichetta e venderli a un prezzo conveniente all’interno del mercato dell’usato.

Per saperne di più: pv-circle.ch